venerdì 23 gennaio 2009

IL PICCOLO PRINCIPE





« Ma gli occhi sono ciechi. Bisogna cercare con il cuore. »

(da "Il piccolo principe")

Il piccolo principe (Le Petit Prince) è l'opera più conosciuta di Antoine de Saint-Exupéry. Pubblicato nel 1943, è un racconto molto poetico che - nella forma di un'opera letteraria per ragazzi - affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia. È fra le opere letterarie più celebri del XX secolo e tra le più vendute della storia: è stato tradotto in più di 180 lingue e stampato in oltre 50 milioni di copie in tutto il mondo.

In un certo senso, costituisce una sorta di educazione sentimentale. L'opera - sia nella sua versione originaria che nelle varie traduzioni in decine di lingue - è illustrata dagli acquerelli dello stesso Saint-Exupéry, disegni semplici e un po' naïf che sono celebri quanto il racconto.

Gli stessi disegni sono stati utilizzati per creare le copertine del libro. Ad oggi ne sono state stampate ben 315 differenti.

Il giorno dopo l'atterraggio, si risveglia al suono di una voce di un bambino che gli chiede se gli può disegnare una pecora. L'autore capisce che è un piccolo principe proveniente da un altro pianeta. L'aviatore comincia a disegnare varie pecore, che il bambino rifiuta, fino a quando, esasperato, disegna una scatola con dei buchi, all'interno della quale - dice - si trova la pecora. Il piccolo principe è soddisfatto e alla fine della discussione racconta la sua storia. Nel racconto compare anche il segreto dell'amicizia: "...l'essenziale è invisibile agli occhi..."

Il piccolo principe vive su un asteroide poco più grande di una casa, chiamato B 612, che ha tre vulcani, uno dei quali è spento, e una rosa molto esigente, vanitosa e spavalda. Un giorno parte per vedere com'è il resto dell'universo, e visita alcuni altri asteroidi abitati da adulti. Il piccolo principe visita gli asteroidi 325, 326, 327, 328, 329 e 330. Sul primo pianeta trova un re triste perché non ci sono uomini per servirlo, sul secondo un uomo vanitoso che quando il principe batte le mani alza il cappello incomincia a inchinarsi e a vantarsi, sul terzo un ubriacone che beve per dimenticare la «vergogna di bere», sul quarto un uomo d'affari che conta le miriadi di stelle convinto di possederle, sul quinto un lampionaio che continua ad accendere ed a spegnere il suo lampione e sull'ultimo un geografo che attende l'arrivo di un esploratore che gli dica la struttura degli altri pianeti. Il geografo che cataloga tutti i pianeti conosciuti gli chiede di descrivere il suo asteroide. Il principe descrive i vulcani e la magnifica rosa che illumina il suo piccolissimo pianeta. Ma il geografo gli risponde che loro non catalogano i fiori perché sono esseri effimeri e non vivono in eterno come le montagne, i laghi o le altre cose di cui lui si occupa. Il principe è molto seccato da ciò che gli è stato detto ed è in pensiero per la sua rosa. Il geografo successivamente gli consiglia di visitare la Terra.

Sulla Terra trova una grande quantità di roseti ed è abbastanza stupito, perché pensava che la sua rosa fosse l'unica di tutto l'universo. Poi incontra ed addomestica una volpe che gli spiega che la sua rosa è speciale perché è l'unica che lui ama.

Dopo aver sofferto la sete, il pilota ripara finalmente il suo aereo e scopre che anche il piccolo principe deve tornare alla sua casa. È passato un anno dall'inizio del suo avventuroso viaggio alla scoperta di altri mondi. Quella stessa notte il piccolo principe deve ritornare al suo asteroide.

Per tornare al suo pianeta si fa mordere da un serpente che aveva incontrato appena sceso sulla terra. L'aviatore poi riparte e torna a casa e ogni volta che guarda le stelle pensa al piccolo principe e sorride.

mercoledì 14 gennaio 2009

QUALCOSA DI CUI SPARLARE




Grace King Bichon vive con il marito Eddie e la figlia Caroline nella fattoria di famiglia, nel sud degli Stati Uniti. Il padre, Wyly, è un testardo e orgoglioso allevatore di cavalli da corsa e la madre Georgia lo adora; la sorella Emma Rae ha un carattere ribelle, ma lega molto con Grace. Finché un giorno per caso, accompagnando Caroline a scuola, Grace vede suo marito baciare un'altra donna. Lo choc è grande, e Grace affronta il fedifrago in un club, dove lui sta concludendo un affare con alcuni amici, in compagnia dell'amante, e fa scoppiare uno scandalo. La madre tenta di minimizzare, ma Grace è inflessibile, ed è spalleggiata dalla sorella che malmena Eddie venuto a scusarsi. Anche un'amica del comitato in città confida a Grace di aver avuto una storia con Eddie, il che esaspera ancor di più la donna che fa un'altra scenata. La zia sobilla Grace affinché serva una cena semiletale a Eddie, che va a finire all'ospedale, e chiede il divorzio mentre Georgia, saputo di essere stata tradita dal marito, gli impedisce di rientrare in casa. Eddie intanto contatta un avvocato per il divorzio, ma poi, al pensiero di dover mettere in difficoltà la moglie, verso la quale si sente in colpa, soprassiede. In un momento di sconforto Grace tenta di avere un rapporto con Jamie Johnson, lo stalliere, ma capisce che non è possibile e l'uomo dal canto suo si mostra comprensivo. La consola la vittoria di Caroline in una gara ad ostacoli, cui assiste il padre, affezionatissimo alla piccola. Wyly, che ha litigato la sera prima col dottor Lewis, vecchio corteggiatore della moglie venuto a visitare la zia malata, arriva terzo nella corsa ad ostacoli e Hank, il fantino imposto da Grace, vince col cavallo che Wyly voleva eliminare. Al ballo di festeggiamento per la vittoria Eddie e Grace ballano insieme: la pace alla fine è fatta.

L'AMORE MI PERSEGUITA



Anche stavolta parliamo di un libro...


Un altro capitolo dell’irresistibile saga di Monica, la protagonista di Mi piaci da morire e L’amore non fa per me, è nuovamente in libreria con ‘L’amore mi perseguita’. L’autrice, che anche in queste pagine non smetterà di sorprendervi, è naturalmente Federica Bosco.

E’ una storia spiritosa, scritta benissimo, sottile, colta e allo stesso tempo popolare. Una storia che si evolve in un genere letterario che funziona e che piace alle giovani e vecchie generazioni di lettori italiani.

IL LIBRO - Monica torna a New York per la seconda volta, per ricominciare tutto da capo. Reduce da una convivenza tragicomica con quello che credeva essere l’uomo della sua vita (Edgar) e dopo essersi fatta spezzare ancora il cuore dall’altro uomo della sua vita (David), certa di non poter statisticamente incappare in soggetti più instabili di così, decide di puntare le ultime energie sulla carriera e accetta un incuneo temporaneo come cronista per “Vanity Fair”. Più scettica e disillusa che mai nei confronti dell’altro sesso, Monica non immagina quali altri scherzi il destino abbia in serbo per lei…

L’AUTORE - Federica Bosco è scrittrice e sceneggiatrice. Appassionata di yoga e convinta sostenitrice dell’alimentazione vegan a cui sottopone parenti e amici, ultimamente sta anche imparando a fare il pane («Con i tempi che corrono è bene avere un mestiere in mano!»). Potete leggere di lei nel suo blog all’indirizzo www.federicabosco.com

Con la Newton Compton ha pubblicato Mi piaci da morire e L’amore non fa per me, i primi due romanzi con Monica come protagonista, e Cercasi amore disperatamente: tutti hanno avuto un grande successo di pubblico e di critica, in Italia e all’estero. È anche autrice di uno spassosissimo manuale di sopravvivenza per giovani donne: 101 modi per riconoscere il tuo principe azzurro (senza dover baciare tutti i rospi).

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martedì 6 gennaio 2009

COSì PARLò BELLAVISTA




Così parlò Bellavista è un film commedia italiano del 1984, tratto dal romanzo omonimo, sceneggiato e diretto da Luciano De Crescenzo. Nel 1985 è uscito il sequel diretto sempre da Luciano De Crescenzo, Il Mistero di Bellavista.

Trama

Mentre scorrono le prime immagini, si sente in sottofondo una trasmissione radio in cui una signora, dal tipico accento partenopeo, inizia a fare una serie interminabile di saluti, tra i quali va sicuramente ricordato l' "abbraccio circolare" a tutto il condominio. Siamo all'interno di un taxi che sta conducento il milanese sig. Cazzaniga alla sua abitazione. Egli è il nuovo direttore del personale dell'AlfaSud, in una Napoli in cui la disoccupazione è a livelli altissimi. Nel suo arrivo si incontrerà/scontrerà con Bellavista, proprietario di un appartamento all'interno dello stesso stabile in cui anch'egli andrà ad abitare. Tutto il film ruota intorno agli amici del prof. Bellavista e darà modo di mostrare tanti aspetti della vita napoletana, a partire dalla gioia di vivere fino alla camorra. In particolare si nota il contrasto tra le abitudini di Cazzaniga, che è ligio al dovere, puntuale, preciso e quelle più "confusionarie" degli amici del professore che si chiedono come mai Cazzaniga, nonostante sia il direttore del personale, voglia andare al lavoro in orario. Molti stereotipi sulla napoletanità ma anche qualche spunto di riflessione, tra cui va citato il colloquio tra il prof. Bellavista e il camorrista che chiede la tangente al negozio della figlia.

venerdì 2 gennaio 2009

giovedì 1 gennaio 2009

Austin Powers, la spia che ci provava


Austin Powers: La spia che ci provava è un film comico-parodistico del 1999 diretto da Jay Roach e basato sui personaggi nati dalla fantasia del comico canadese Mike Myers, che fu attore protagonista ed autore della sceneggiatura della pellicola.

Il film, sequel di Austin Powers: Il controspione, ebbe più successo del predecessore sia di pubblico che di critica: incasso infatti 310 milioni di dollari, vinse vari premi cinematografici (soprattutto per quanto riguarda la colonna sonora, contenente la canzone Beautiful Stranger di Madonna) e ricevette addirittura una nomination all'Oscar seppur per una categoria non molto importante (miglior trucco).

Così come accade nella maggior parte dei film di James Bond, la bellona di turno cambia: ad Elizabeth Hurley (che comunque è presente nel cast ma con una parte piccolissima, dato che viene uccisa nelle prime scene) succede Heather Graham, sicuramente la più scatenata tra le tre "Powers's Girls". Sempre in scia alla saga di 007, ai confermati nemici se ne aggiunge uno nuovo: l'obeso scozzese Ciccio Bastardo.

Questa non fu l'ultima avventura dell'agente segreto Austin Powers: tre anni dopo uscì nelle sale di tutto il mondo Austin Powers in Goldmember.

martedì 30 dicembre 2008

NATALE A RIO




Natale a Rio è il cinepanettone di Neri Parenti, uscito nelle sale il 19 dicembre 2008.

Questo appuntamento natalizio riforma una coppia già vista in altri due film, cioè quella composta da Christian De Sica e Massimo Ghini, nel ruolo di due padri in vacanza in Brasile coi loro discoli figli: Ludovico Fremont, già Walter nella serie televisiva I Cesaroni, ed Emanuele Propizio, già visto nel film Grande, grosso e Verdone di Carlo Verdone nei panni di suo figlio. De Sica e Ghini avevano già recitato assieme in Natale a Miami e in Natale a New York.

Come in Natale in crociera, protagonisti dell'episodio parallelo sono Michelle Hunziker e Fabio De Luigi, coppia comica che ha funzionato anche in tv nella sit-com Love Bugs.

Ritorna nel cast, infine, Paolo Conticini, già al fianco dell'"amico" De Sica in diversi film, e spesso attore di fiction come Lo zio d'America, sempre accanto a De Sica, e Provaci ancora prof!, assieme a Veronica Pivetti.

La regia è, come tradizione, affidata a Neri Parenti.

Trama

Due gli episodi, intrecciati, di Natale a Rio: nel primo, un fortuito e ignaro scambio di vacanza: ai figli andrà il pacchetto extra-lusso prenotato dai padri, con fuoriserie e ville da sogno; ai padri, viceversa, toccherà una comica odissea low cost, tra ostelli pulciosi, macinini e favelas; nel secondo, il triangolo tra i giornalisti Hunziker, De Luigi e Paolo Conticini (altro aficionado dei cinepanettoni) in villeggiatura a Rio.